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RECENTI CASI DI INFLUENZA AVIARIA (H7N9)

Al 13 maggio 2013 le autorita’ sanitarie cinesi hanno registrato 131 casi (con 35 decessi) del virus influenzale A(H7N9), un nuovo ceppo virale del tipo dell’influenza aviaria.
 
Nel mese di maggio sono stati rilevati solo 5 nuovi casi senza alcun decesso. 
L’andamento epidemiologico sembrerebbe indicare un indebolimento della virulenza del ceppo verosimilmente legato all’alzarsi delle temperature nel paese ed alla efficacia delle misure di contrasto (in particolare la chiusura dei mercati avicoli).
La percentuale registrata di fatalita’ era stata infatti del 100% in febbraio, del 40% in marzo, dell’8% in aprile.
 
Le aree con il maggior numero di casi permangono la municipalita’ autonoma di Shanghai e le province limitrofe del Jiangsu e dello Zhejiang. Casi sono stati registrati anche nelle province di Hunan, Fujian, Jiangxi, Henan, Shandong, Anhui, oltre che nella capitale Pechino. Un caso e’ stato registrato anche a Taipei.
I dati epidemiologici mostrano che il virus colpisce preferenzialmente (70%) maschi di eta’ tra i 50 ed i 70 anni.
Le autorita’ sanitarie cinesi continuano a monitorare la situazione anche alla luce della possibilita’ di una trasmissione del virus da uomo a uomo , circostanza per la quale esse affermano di non avere rilevato alcuna evidenza scientifica.
 
L’infezione avverrebbe solo dalla specie aviaria all’uomo; al momento il virus e’ stato osservato in polli, quaglie, piccioni ed anatre.
Il fattore di rischio primario per l’infezione dell’uomo sembra essere un’esposizione diretta o indiretta a pollame infetto o ad ambienti contaminati. Tra le misure precauzionali prese dalle autorità cinesi e’ la chiusura di numerosi mercati di pollame vivo.
Allo stadio attuale, non sembra che l’influenza possa essere diffusa attraverso il consumo di cibo opportunamente cotto. Si raccomanda di evitare il contatto con pollame vivo o non cucinato.
L’ influenza presenta i seguenti sintomi: febbre alta, diarrea, vomito, dolori addominali e difficolta’ respiratorie. Se tali sintomi si dovessero presentare, e’ vivamente consigliabile contattare immediatamente un medico.
L’Organizzazione Mondiale della Sanita’ non consiglia attualmente l’applicazione di misure restrittive del viaggio per quanti intendano recarsi in Cina, ne’ per quanti dalla Cina si rechino in altri Paesi. In assenza di legami dimostrati tra i casi correnti e prodotti cinesi l’OMS ugualmente non consiglia l’applicazione di misure restrittive al commercio.
Le autorita’ diplomatiche e consolari italiane in Cina mantengono il loro attivo monitoraggio della situazione in coordinamento con quelle degli altri paesi comunitari e con le autorita’ sanitarie cinesi nell’eventualita’ che si renda necessario un rafforzamento delle opportune misure sanitarie.
Per un aggiornamento costante della situazione e l’indicazione di misure igieniche preventive si prega di consultare il sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (OMS):
http://www.who.int/csr/don/2013_04_15/en/index.html