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Fare affari nel Paese

 

Fare affari nel Paese

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UFFICIO ECONOMICO E COMMERCIALE

Responsabile dell’Ufficio

Alessandra PALUMBO
Console Aggiunto

Tel.0086 21 65965900 ext. 114 
e-mail: commerciale.shanghai@esteri.it

  

Per richieste di assistenza all'Ufficio Economico e Commerciale clicca qui

 

 

Competenze Ufficio Economico e Commerciale

L’Ufficio Economico e Commerciale del Consolato Generale segue gli interessi economici, finanziari e commerciali italiani nella circoscrizione consolare (Municipalita’ di Shanghai, governi provinciali dello Anhui, Jiangsu e dello Zhejiang), in stretto raccordo con l’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata in Pechino.

L’Ufficio sviluppa le relazioni economico-commerciali alla luce degli obiettivi individuati dal Comitato Governativo segnatamente lungo cinque priorità dove Italia ha forte know-how e di priorità cinese nei settori dell’urbanizzazione sostenibile, della green economy, del welfare, dell’agroindustria moderna e della collaborazione in campo aerospaziale. Promuove altresì l’incremento dei flussi di investimento italiani in Cina e cinesi in Italia.

Per raggiungere questi obiettivi, l’Ufficio intrattiene i contatti con le istituzioni, ha rapporti con enti ed organizzazioni cinesi ed internazionali sia pubblici che privati che operano nei settori dell’economia, del commercio, della ricerca; partecipa a: manifestazioni fieristiche, congressi, seminari ed eventi promozionali; assicura il coordinamento con l’ICE (responsabile per la promozione dei prodotti italiani all’estero, per l’organizzazione e la partecipazione a fiere, per l’assistenza e l’informazione alle imprese italiane) e con la Camera di Commercio Italiana in Cina (che offre assistenza e servizi ai propri membri). L’Ufficio Economico e Commerciale può intervenire negli eventuali contenziosi di operatori italiani con controparti cinesi, attraverso una segnalazione alle istituzioni locali, dopo averne valutato l’opportunità e l’utilità.

Le relazioni Italia – Cina in ambito economico

Italia e Cina sono partner commerciali imprescindibili, con un interscambio annuo di circa 35 miliardi di Euro. La bilancia commerciale bilaterale presenta uno squilibrio a sfavore dell’Italia, che è andato crescendo negli ultimi 15 anni. Obiettivo condiviso tra le Parti è quello di riequilibrare tale asimmetria.

Le esportazioni italiane in Cina sono principalmente trainate da macchinari, strumentazione, autovetture, abbigliamento, farmaceutici e agroalimentare.

Durante la visita in Cina del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, i due Primi Ministri hanno adottato un Piano d’azione triennale economico, commerciale e finanziario a valere sul 2014-16. I Governi di Italia e Cina dispongono oggi di un’agenda centrata sulle priorità dei due sistemi economici. Le tecnologie verdi, l’agroalimentare e la sicurezza alimentare, l’urbanizzazione sostenibile, i servizi sanitari e il settore aerospaziale sono ambiti su cui Italia e Cina possono lavorare con la consapevolezza di una perfetta complementarità tra le capacità tecnologiche e industriali italiane e le esigenze dello straordinario sviluppo cinese.

Per quanto riguarda gli investimenti, gli stock di IDE italiani in Cina superano i 12 miliardi di Euro. L’Italia nel 2014-2015 è risultata il primo Paese nell’area dell’Euro per volume d'investimenti cinesi, in grandissima parte di natura finanziaria.

Il Comitato Governativo Italia-Cina – principale strumento del Partenariato Strategico bilaterale – funge da cabina di regia del dialogo bilaterale. All'interno della Commissione mista economico-commerciale, inoltre, i rappresentanti dei due Paesi discutono questioni quali l'accesso al mercato, la tutela della proprietà intellettuale e il rafforzamento dell'interscambio e degli investimenti reciproci.

I due Paesi si sono altresì dotati di un Business Forum (riunitosi due volte, a giugno e ottobre 2014), una piattaforma d’interazione innovativa dal potenziale enorme. Gli imprenditori italiani e cinesi hanno a disposizione un foro permanente che si affianca al dialogo intergovernativo, per facilitare scambi d’informazioni, conoscenze, proposte industriali e d’investimento.

 

Fare affari in Cina

Si raccomanda di consultare il sito Infomercati Esteri.

Fare affari in Italia

Se siete interessati a fare affari in Italia, suggeriamo di consultare:

  • Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e Finanze
  • Statistiche sull’economia italiana a cura della Banca d’Italia
  • Italia Startup Visa

 

La presenza italiana a Shanghai

Nella circoscrizione operano oltre 1.000 aziende italiane, principalmente a Shanghai, e nel Jiangsu, ma con una certa presenza anche nello Zhejiang ed in misura più ridotta in Anhui.

Servizi

Per i servizi di consulenza, assistenza legale, creazione di nuove aziende, ricerche di mercato, assistenza fiscale ecc. invitiamo gli operatori economici a fare riferimento ai servizi forniti da ICE (http://www.ice.gov.it/paesi/asia/cina/index.htm) e dalla Camera di Commercio Italiana in Cina (http://www.cameraitacina.com/).

Altri enti che possono fornire servizi utili alle aziende:

  • EU SME Centre è una iniziativa dell’Unione Europea che provvede una serie di servizi dedicati alle aziende piccole e medie interessate ad entrare sul mercato cinese. Per saperne di più: http://www.eusmecentre.org.cn/it
  • China IPR SME Helpdesk aiuta le PMI europee a proteggere e far valere i propri diritti di proprieta’ intellettuale in Cina, Hong Kong e Macao attraverso informazioni gratuite e servizi. L’Helpdesk e’ finanziato dall’Unione Europea. Per saperne di piu’: http://www.china-iprhelpdesk.eu/content/about-hd#sthash.dpKZScKl.dpuf
  • La Camera di Commercio Europea in Cina esprime la voce comune dei vari settori di business dell’Unione Europea e delle societa’ europee che ne sono membre. http://www.europeanchamber.com.cn/en/home

A Shanghai sono presenti con propri uffici di rappresentanza o con propri sportelli operativi le principali Banche italiane. 

Nella Cina Orientale operano numerosi studi di consulenza e studi legali. Per ottenere una lista completa e aggiornata si rimanda al seguente link (scarica la lista)

 

Materiale Informativo

Si riporta di seguito del materiale informativo da essi pubblicato e che puo’ risultare utile per orientarsi in Cina.

Si invita altresi’ gli studi di consulenza e studi legali basati in Cina a far pervenire materiale informativo (a commerciale.shanghai@esteri.it) che potra’ essere caricato sul sito ove ritenuto in linea con le finalita’ informative.

 

Organizzazioni e Banche

A Shanghai sono presenti con propri uffici di rappresentanza o con propri sportelli operativi le principali Banche italiane (clicca qui). Esse sono rappresentate da funzionari con esperienza nell’area asiatica che, oltre le proprie naturali funzioni, possono offrire assistenza agli investitori fornendo notizie sulle controparti cinesi, consigliando consulenti, studi legali e revisori contabili.

Frodi e Truffe

Clicca qui per il download dell'ultimo avviso su frodi e truffe via internet.
L’Ufficio Commerciale si e’ occupato direttamente o e’ venuto a conoscenza nei contatti con altri Consolati di frodi e truffe ai danni di aziende italiane ed europee. Si tratta, spesso, di normali incidenti di percorso in cui si può incappare svolgendo un’attività commerciale in paesi lontani e possono essere evitati attraverso piccoli accorgimenti. Si ritiene utile, pertanto, fornire qualche esempio.
Negli ultimi anni la diffusione di Internet ha portato anche ad un aumento di piccole truffe. Si raccomanda la massima prudenza negli acquisti via internet: spesso i prodotti ordinati e pagati mezzo TT o mezzi simili di bonifico diretto, non vengono spediti o non corrispondono a quelli che appaiono sul sito. In alcuni casi si e’ verificato che la pagina web della societa’ truffatrice spesso scompare dopo breve tempo, magari riapparendo subito dopo con altri riferimenti. Pertanto, si sconsiglia vivamente di effettuare pagamenti anticipati.
Trattandosi in genere di cifre inferiori ai mille euro e’ inoltre estremamente difficile procedere ad un recupero per la complessita’ ed i costi di un’azione legale. Le stesse autorita’ locali, d’altro canto, possono rifiutarsi di intervenire in assenza di un’azione legale di fronte ad una corte cinese.
Un’altra truffa che puo’ avere effetti costosi e pericolosi, di cui sono state vittime numerose imprese europee, consiste nella richiesta di un’offerta dettagliata (ad es. per macchine od impianti) fatta da una societa’ cinese ad una societa’ straniera. La trattativa di solito si svolge via internet e si caratterizza per la sua facilita’, rapidità e dettaglio nelle richieste. In genere, i prezzi quotati non vengono discussi a fondo e le richieste di acquisto da parte cinese sono sempre assai ingenti per attirare l’interesse del venditore. Seguono poi richieste di invio di denaro per pagare spese procedurali od addirittura un invito a firmare il contratto in Cina. Non tutti si insospettiscono e quindi accettano di buon grado di partire per la Cina sostenendo le spese di viaggio e soggiorno, attirati dalla possibilità della firma di un contratto vantaggioso. Una volta sul posto, ci sono varie possibilita’: l’incontro con la controparte si svolge in una localita’ isolata, al cospetto di centinaia di maestranze, oppure in uffici affittati solo per l’occasione. Il contratto viene firmato ma accompagnato dalla richiesta di alcune migliaia di euro, giustificati come “spese straordinarie per le pratiche doganali” o “licenza speciale d’importazione” o, ancora, “spese per i banchetti per migliorare le relazioni con la burocrazia locale” o altro. Purtroppo, lontani da citta’ importanti e nella impossibilita’ di esprimersi in cinese, a volte intimoriti dalla situazione, si finisce per consegnare quanto in proprio possesso per allontanarsi al piu’ presto. Molti non denunciano il caso, altri non hanno elementi precisi non sapendo indicare ne’ la localita’ ne’ la vera identita’ dei truffatori. Va raccomandata, dunque, la massima prudenza, e prima di proseguire nelle trattative, e’ vivamente consigliato di assumere informazioni sulla controparte tramite l’ICE, la propria banca di fiducia o consulenti specializzati. Può essere utile anche rivolgersi alla propria associazione di categoria in Italia che può avere esperienze precendenti.

Pericoli in caso di contenziosi commerciali

I contenziosi commerciali vanno normalmente affrontati, come in tutti i paesi, attraverso tentativi di conciliazione, transazione o azioni legali (e’ in tal caso consigliabile appoggiarsi a studi specializzati; vi sono nella circoscrizione diversi consulenti e studi legali italiani che operano anche con partners cinesi).
Poco noto e’ il fatto che in Cina un litigio commerciale puo avere conseguenze molto serie ed addirittura penali. Inoltre, la legge cinese prevede che, a seguito di citazione in giudizio e denuncia, l’autorita’ giudiziaria possa imporre il divieto di lasciare il paese al cittadino straniero coinvolto nel contenzioso, sino a che questo non sia risolto. In tal caso, l’operatore italiano puo’ trovarsi nella difficile situazione di :

  • rimanere “bloccato” in Cina per lunghi periodi,
  • non poter rientrare in Italia per seguire i propri affari,
  • dover affrontare spese impreviste di un lungo soggiorno,
  • essere maggiormente soggetto alle pressioni della controparte.

Si consiglia, pertanto, a tutti gli operatori che hanno un contenzioso per il quale si prospetta una situazione del genere, di informarne subito il Consolato Generale (l’Ufficio Commerciale o l’Ufficio Consolare).

Zone di sviluppo economico preferenziale

Ogni citta’ ha un proprio ufficio per la promozione degli investimenti, per cui e’ sempre consigliabile confrontare costi e benefici tra una localita’ e l’altra.
L’Ufficio Economico e Commerciale è in grado di fornire alcuni contatti degli uffici delle singole citta’.

Questioni doganali
Per informazioni relativa all’ingresso di merci tramite la Dogana di Shanghai si puo’ fare riferimento al relativo sito web http://shanghai.customs.gov.cn/Default.aspx?tabid=8813

Opere d’arte
Per assicurare il regolare sdoganamento delle opere d’arte importate ed esportate tramite Shanghai, e’ opportuno che :

  1. Le aziende rispettino le leggi e le norme doganali sulle quali possono raccogliere le relative informazioni contattando direttamente la Dogana, all’occorrenza con il supporto di questo Consolato Generale.
  2. Le aziende contattino gli uffici della Dogana e della AQSIQ nel caso di emergenza o di difficoltà, tenendo informato questo Consolato Generale.
  3. E’ necessario che le aziende considerino il tempo complessivo necessario per svolgere ordinatamente le procedure di sdoganamento relative alle opere d’arte in quanto sono numerosi gli uffici coinvolti per parte cinese (es. la Dogana, l’AQSIQ, gli uffici portuali ecc.). E’ da considerare un tempo non inferiore ai 20 giorni.

Importazioni di prodotti alimentari e vini

E’ indispensabile rivolgersi a buoni spedizionieri in quanto le dogane cinesi applicano con severita’ le norme: la materia e’ complessa ma può essere utile ricordare che tutti i prodotti alimentari, anche i vini, per essere introdotti in Cina devono avere un’etichetta in lingua cinese dove sono contenute le informazioni sul prodotto e dove – tale requisito e’ indispensabile - appaia il nome ed il telefono dell’importatore. Nel caso di fiere e manifestazioni i prodotti possono essere importati seguendo una procedura semplificata.
A causa della necessità di prevenire malattie infettive possono essere temporaneamente imposti divieti di importare alcuni prodotti.
In generale, se la merce non ha i requisiti previsti dalle normativa in vigore ne viene vietato l’ingresso e l’intervento dell’Ufficio Commerciale non puo’ purtroppo modificare la situazione. Pertanto, e’ indispensabile informarsi preventivamente, attraverso il proprio spedizioniere, su quali siano le norme da seguire per evitare spese inutili e la perdita della merce.

 

 

Omologazione di motoveicoli provenienti dalla Cina

Si consiglia di informarsi preventivamente presso gli uffici della Motorizzazione Civile in Italia. In ogni caso occorre provvedere alla legalizzazione della documentazione rilasciata dalla casa madre . Per la legalizzazione di documenti in lingua cinese si confronti la pagina (clicca qui).

 

Guide operative in italiano per fare affari in Cina

Principali trattati ed accordi bilaterali

  • Accordo per la promozione e la reciproca protezione degli investimenti, con protocollo (firma 28/01/1985)
  • Accordo per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul reddito, con protocollo addizionale (firma 31/10/1986)
  • Trattato tra la repubblica italiana e la repubblica popolare di Cina per l'assistenza giudiziaria in materia civile (firma 20/05/1991)
  • Accordo di cooperazione in materia di lotta alla criminalità (firma 04/04/2001)
  • Accordo di coproduzione cinematografica, con nota di interpretazione dell'articolo 10 fatta il 19 marzo 2008 e il 10 aprile 2008 (firma 04/12/2004)
  • Accordo sul reciproco riconoscimento dei titoli attestanti studi universitari o di livello universitario rilasciati nella repubblica italiana e nella repubblica popolare cinese, con allegati (firma 04/07/2005)
  • Trattato in materia di reciproca assistenza giudiziaria penale (firma 07/10/2010)
  • Trattato di estradizione tra la repubblica italiana e la repubblica popolare cinese (firma 07/10/2010)

Per l’elenco completo degli accordi bilaterali tra Italia e Cina, si prega di consultare l’Archivio dei Trattati Internazionali Online (a cura del Servizio per gli affari giuridici, del contenzioso diplomatico e dei trattati del MAECI): http://itra.esteri.it

 

Conclusioni e Raccomandazioni

La cooperazione tra istituzioni ed organizzazioni italiane a Shanghai e’ una garanzia per l’operatore che vuole investire in questa zona della Cina. Si consiglia per tanto di evitare di prendere decisioni prima di avere assunto tutte le possibili informazioni da enti od organizzazioni di propria fiducia. La maggior parte dei casi di contenzioso che questa Sezione Commerciale ha seguito avrebbero potuto essere evitati da una maggiore prudenza e conoscenza delle norme locali.
In particolare, gli investimenti nelle zone di questa circoscrizione consolare, industriali o commerciali che siano, richiedono uno studio preventivo che purtroppo non tutti gli operatori compiono, con conseguenze spesso non desiderate. Le difficolta’ della lingua, ma non solo, impongono di rivolgersi ad uffici di consulenza retti da professionisti qualificati, radicati da anni nella zona, e con un’esperienza verificabile. Si suggerisce al riguardo di chiedere consigli alla Banca di fiducia, all’ICE, alla Camera di Commercio italiana. La spesa in cui si incorre e’ da considerare parte dell’investimento. Al riguardo, e’ anche utile contattare organizzazioni come la SACE e la SIMEST.

Indirizzi Web utili

Shanghai, sito istituzionale;
Distretto di Pudong;
China IPR SME Helpdesk; 
CCPIT (Council for the Promotion of International Trade, Shanghai sub-council);
SMERT (Shanghai Municipal Economic Relations);

Provincia di Anhui, sito istituzionale;
Hefei (capoluogo), sito istituzionale;
CCPIT, provincia di Anhui;


Provincia di Jiangsu, sito istituzionale;
Nanchino (capoluogo), sito istituzionale;
CCPIT;

Provincia dello Zhejiang, sito istituzionale;
Hangzhou (capoluogo), sito istituzionale;
CCPIT provincia dello Zhejiang.


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