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Comunicazioni – La Cina sceglie termovalorizzatori italiani. Parte la joint venture Hera-Hi Group: 20 impianti in 5 anni

Verrà sottoscritto domani 20 marzo l’accordo tra Hera, multiutility emiliano-romagnola leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici e il gruppo  HI Firm, conglomerata cinese nel settore  waste management e delle tecnologie ambientali, finalizzato alla progettazione e costruzione in terra cinese di impianti dedicati allo smaltimento e termovalorizzazione  di rifiuti industriali e rifiuti solidi urbani.


Un risultato costato quasi due  anni di lavoro, cui si è arrivati anche grazie alla consulenza di SRI Group, advisor internazionale che attraverso la controllata NPV China ha condotto il gruppo Hera all’attività di ricerca, analisi del mercato, individuazione del partner più idoneo ad implementare le soluzioni tecnologiche avanzate del gruppo italiano in terra cinese. E che ora passa dalla veste di consulente a investitore che partecipa all’ equity nel progetto.


Alla presenza del console italiano a Shanghai, Vincenzo De Luca, il direttore generale operations di Hera Roberto Barilli, Mr Wu, Ceo di Hi Firm e Giulio Gallazzi in veste di Presidente di NPV China, sigleranno la joint venture operativa che vedrà sorgere impianti di termovalorizzazione progettati con tecnologia italiana e realizzati a costi decisamente inferiori rispetto agli standard europei.


Un impianto come quello in fase di immediata costruzione, la cui realizzazione è a carico di Hi Firm, ha un valore medio di 10/15 milioni di euro, variabili a seconda di progetto e luogo. La joint venture Hera Hi Firm ha l’obiettivo di costruirne 20 in cinque anni, di cui due il primo anno, coinvolgendo altri investitori cinesi.


Il progetto di impianto allo studio negli uffici di ingegneria del gruppo Hera è stato infatti presentato con una serie di step partiti nel marzo del 2011. Poi, nell’autunno dello stesso anno, attraverso un road show esplorativo, che ha visto i vertici di Hera impegnati in meeting con potenziali clienti e partners industriali, tra cui il gruppo Hi Firm, la cui attività è focalizzata principalmente nei tre settori industriali delle tecnologie environmental friendly, dell’high tech material e delle bio tecnologie.


L’interesse di Hi Firm è apparso immediato e tangibile fin dal dicembre 2011: nel maggio del 2012 il presidente Who ha fatto visita agli impianti Hera a Bologna, firmando un Memorandum of Undestanding, cui è seguita una seconda visita insieme a potenziali clienti per arrivare, nel dicembre 2102, alla lettera di intenti per la realizzazione del primo impianto di smaltimento dei rifiuti industriali, il Tahiu Project.


Roberto Barilli, Direttore Generale Operations di Hera, che  guida il team di Ingegneri italiani che hanno fatto valere una tecnologia esclusiva in Cina, esprime soddisfazione “E’ un’occasione molto importante”, spiega, “che permette al Gruppo Hera di esportare un Know How, quello del Waste to Energy, in particolare per rifiuti industriali  pericolosi, attivita’ questa nella quale il Gruppo vanta livelli di assoluta eccellenza a livello Italiano ed Europeo.”


“La Cina ha intrapreso in questi anni una decisa politica di pianificazione gestione e controllo dell’impatto ambientale del poderoso e crescente apparato industriale”, afferma Mr Wu, “il Green Management è quindi diventato una priorità per la strategia di sviluppo dell’intero paese. Hi Firm è un gruppo leader nel settore delle tecnologie environmental friendly e con questa joint venture intende divenire punto di riferimento per la gestione di rifiuti industriali pericolosi”.


“Abbiamo dedicato grandi energie a questo progetto e finalmente ne vediamo i risultati”, dice Giulio Gallazzi, Ceo di SRI Group. “E’ un onore lavorare a fianco di un’azienda che avvalora il nostro paese dimostrando quanto l’ingegneria e la tecnologia italiane siano vincenti sul più grande mercato mondiale del Waste Management, oggi sempre più competitivo e complesso”.