Si raccomanda di consultare la scheda dedicata al Paese sul sito Infomercati Esteri.
Per informazioni generali sul mercato cinese, sulla normativa locale (ivi inclusi adempimenti fiscali, elementi di diritto del lavoro e societario), si raccomanda di consultare:
- In italiano, il sito dell’ICE
- In inglese, il sito del Centro europeo per le PMI – EU SME Centre
Avviso segnalazioni frodi e truffe via internet
Guide ed informazioni utili per la protezione della proprietà intellettuale in Cina.
Consulta: https://intellectual-property-helpdesk.ec.europa.eu/regional-helpdesks/china-ipr-sme-helpdesk_en
Studi di consulenza legale, fiscale e di accesso al mercato
Direttore: Augusto Di Giacinto
L’ufficio di Shanghai fornisce servizi di assistenza ed informazione per le province della Cina orientale: Anhui, Jiangsu, Zhejiang, oltre alla municipalità di Shanghai.
Indirizzo: Room 1901-1906, 1911B THE CENTER 989, CHANGLE RD, 200031 Shanghai, P.R.C.
Telefono: (008621) 62488600/54075050
Fax: (008621) 62482169
E-mail: shanghai@ice.it
Orario di apertura al pubblico: Lunedi’ – Venerdi: 9.00 – 18.00
L’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane è l’organismo attraverso cui il Governo favorisce il consolidamento e lo sviluppo economico-commerciale delle nostre imprese sui mercati esteri. Agisce, inoltre, quale soggetto incaricato di promuovere l’attrazione degli investimenti esteri in Italia.
Con una organizzazione dinamica motivata e moderna e una diffusa rete di uffici all’estero, l’ICE svolge attività di informazione, assistenza, consulenza, promozione e formazione alle piccole e medie imprese italiane.
Grazie all’utilizzo dei più moderni strumenti di promozione e di comunicazione multicanale, agisce per affermare le eccellenze del Made in Italy nel mondo.
L’ICE fornisce un’ampia gamma di servizi all’estero che aiutano le imprese italiane e straniere a entrare in contatto tra loro: identificazione di possibili partner commerciali; incontri B2B con aziende italiane, visite di delegazioni commerciali in Italia; partecipazione ufficiale a fiere e mostre locali; forum e seminari con esperti italiani.
Frodi e Truffe
L’Ufficio Commerciale si è occupato direttamente o è venuto a conoscenza nei contatti con altri Consolati di frodi e truffe ai danni di aziende italiane ed europee. Si tratta, spesso, di normali incidenti di percorso in cui si può incappare svolgendo un’attività commerciale in paesi lontani e possono essere evitati attraverso piccoli accorgimenti. Si ritiene utile, pertanto, fornire qualche esempio.
Negli ultimi anni la diffusione di Internet ha portato anche ad un aumento di piccole truffe. Si raccomanda la massima prudenza negli acquisti via internet: spesso i prodotti ordinati e pagati mezzo TT o mezzi simili di bonifico diretto, non vengono spediti o non corrispondono a quelli che appaiono sul sito. In alcuni casi si è verificato che la pagina web della società truffatrice spesso scompare dopo breve tempo, magari riapparendo subito dopo con altri riferimenti. Pertanto, si sconsiglia vivamente di effettuare pagamenti anticipati.
Trattandosi in genere di cifre inferiori ai mille euro è inoltre estremamente difficile procedere ad un recupero per la complessità ed i costi di un’azione legale. Le stesse autorità locali, d’altro canto, possono rifiutarsi di intervenire in assenza di un’azione legale di fronte ad una corte cinese.
Un’altra truffa che può avere effetti costosi e pericolosi, di cui sono state vittime numerose imprese europee, consiste nella richiesta di un’offerta dettagliata (ad es. per macchine od impianti) fatta da una società cinese ad una società straniera. La trattativa di solito si svolge via internet e si caratterizza per la sua facilità, rapidità e dettaglio nelle richieste. In genere, i prezzi quotati non vengono discussi a fondo e le richieste di acquisto da parte cinese sono sempre assai ingenti per attirare l’interesse del venditore. Seguono poi richieste di invio di denaro per pagare spese procedurali od addirittura un invito a firmare il contratto in Cina. Non tutti si insospettiscono e quindi accettano di buon grado di partire per la Cina sostenendo le spese di viaggio e soggiorno, attirati dalla possibilità della firma di un contratto vantaggioso. Una volta sul posto, ci sono varie possibilità: l’incontro con la controparte si svolge in una località isolata, al cospetto di centinaia di maestranze, oppure in uffici affittati solo per l’occasione. Il contratto viene firmato ma accompagnato dalla richiesta di alcune migliaia di euro, giustificati come “spese straordinarie per le pratiche doganali” o “licenza speciale d’importazione” o, ancora, “spese per i banchetti per migliorare le relazioni con la burocrazia locale” o altro. Purtroppo, lontani da città importanti e nella impossibilità di esprimersi in cinese, a volte intimoriti dalla situazione, si finisce per consegnare quanto in proprio possesso per allontanarsi al più presto. Molti non denunciano il caso, altri non hanno elementi precisi non sapendo indicare né la località né la vera identità dei truffatori. Va raccomandata, dunque, la massima prudenza, e prima di proseguire nelle trattative, è vivamente consigliato di assumere informazioni sulla controparte tramite l’ICE, la propria banca di fiducia o consulenti specializzati. Può essere utile anche rivolgersi alla propria associazione di categoria in Italia che può avere esperienze precendenti.
Pericoli in caso di contenziosi commerciali
I contenziosi commerciali vanno normalmente affrontati, come in tutti i paesi, attraverso tentativi di conciliazione, transazione o azioni legali (è in tal caso consigliabile appoggiarsi a studi specializzati; vi sono nella circoscrizione diversi consulenti e studi legali italiani che operano anche con partner cinesi).
Poco noto è il fatto che in Cina un litigio commerciale può avere conseguenze molto serie ed addirittura penali. Inoltre, la legge cinese prevede che, a seguito di citazione in giudizio e denuncia, l’autorità giudiziaria possa imporre il divieto di lasciare il paese al cittadino straniero coinvolto nel contenzioso, sino a che questo non sia risolto. In tal caso, l’operatore italiano può trovarsi nella difficile situazione di:
- rimanere “bloccato” in Cina per lunghi periodi,
- non poter rientrare in Italia per seguire i propri affari,
- dover affrontare spese impreviste di un lungo soggiorno,
- essere maggiormente soggetto alle pressioni della controparte.
Si consiglia, pertanto, a tutti gli operatori che hanno un contenzioso per il quale si prospetta una situazione del genere, di informarne subito il Consolato Generale (l’Ufficio Commerciale o l’Ufficio Consolare).
Zone di sviluppo economico preferenziale
Ogni città ha un proprio ufficio per la promozione degli investimenti, per cui è sempre consigliabile confrontare costi e benefici tra una località e l’altra.
L’Ufficio Economico e Commerciale è in grado di fornire alcuni contatti degli uffici delle singole città.
Questioni doganali
Per informazioni relativa all’ingresso di merci tramite la Dogana di Shanghai e in altre località della circoscrizione si può fare riferimento al relativo sito web dell’autorità doganale.
Opere d’arte
Per assicurare il regolare sdoganamento delle opere d’arte importate ed esportate tramite Shanghai, è opportuno che :
- Le aziende rispettino le leggi e le norme doganali sulle quali possono raccogliere le relative informazioni contattando direttamente la Dogana, all’occorrenza con il supporto di questo Consolato Generale.
- Le aziende contattino gli uffici della Dogana e della AQSIQ nel caso di emergenza o di difficoltà, tenendo informato questo Consolato Generale.
- È necessario che le aziende considerino il tempo complessivo necessario per svolgere ordinatamente le procedure di sdoganamento relative alle opere d’arte in quanto sono numerosi gli uffici coinvolti per parte cinese (es. la Dogana, l’AQSIQ, gli uffici portuali ecc.). È da considerare un tempo non inferiore ai 20 giorni.
Importazioni di prodotti alimentari e vini
È indispensabile rivolgersi a buoni spedizionieri in quanto le dogane cinesi applicano con severà le norme: la materia è complessa ma può essere utile ricordare che tutti i prodotti alimentari, anche i vini, per essere introdotti in Cina devono avere un’etichetta in lingua cinese dove sono contenute le informazioni sul prodotto e dove – tale requisito è indispensabile – appaia il nome ed il telefono dell’importatore. Nel caso di fiere e manifestazioni i prodotti possono essere importati seguendo una procedura semplificata.
A causa della necessità di prevenire malattie infettive possono essere temporaneamente imposti divieti di importare alcuni prodotti.
In generale, se la merce non ha i requisiti previsti dalle normativa in vigore ne viene vietato l’ingresso e l’intervento dell’Ufficio Commerciale non può purtroppo modificare la situazione. Pertanto, è indispensabile informarsi preventivamente, attraverso il proprio spedizioniere, su quali siano le norme da seguire per evitare spese inutili e la perdita della merce.
Omologazione di motoveicoli provenienti dalla Cina
Si consiglia di informarsi preventivamente presso gli uffici della Motorizzazione Civile in Italia. In ogni caso occorre provvedere alla legalizzazione della documentazione rilasciata dalla casa madre. Per la legalizzazione di documenti in lingua cinese si consulti la pagina dedicata di questo sito.