La conferenza stampa – cui sono intervenuti la Console Generale Tiziana D’Angelo, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Francesco D’Arelli, il Presidente di Shanghai Art Film Federation e regista Teng Junjie, il critico e produttore cinematografico Marco Müller e il Direttore di ICE Agenzia Augusto Di Giacinto – è stata anche l’occasione per strutturare una collaborazione di lungo periodo tramite la firma di un Memorandum of Understanding che rafforzerà gli scambi in ambito cinematografico tra i due Paesi e favorirà la realizzazione di rassegne cinematografiche sia in Cina che in Italia.
La rassegna, frutto della collaborazione sviluppata tra Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Apulia Film Commission e Shanghai Film Distribution and Exhibition Association, è stata ideata per proporre al grande pubblico cinese – da sempre appassionato ai grandi classici del cinema italiano – anche le produzioni più contemporanee, dirette da registi emergenti, che hanno suscitato grandissimo interesse e successo di pubblico nel nostro Paese come all’estero.
Il cinema italiano ha avuto un ruolo cruciale nella storia del cinema mondiale, sia per la sua influenza artistica e culturale che per la sua capacità di farsi portavoce di grandi temi nel cuore dello sviluppo e del progresso del nostro Paese. Per tale ragione, quest’anno la rassegna prenderà il via in occasione della Giornata internazionale della donna con due opere prime dedicate alle donne: il 7 marzo si terrà la proiezione in anteprima nazionale del film diretto e interpretato da Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, opera premiata con il Nastro d’argento e il David di Donatello; l’8 marzo sarà proiettato “Gloria!”, il film d’esordio diretto e interpretato da Margherita Vicario.
L’elenco completo dei film della rassegna
Nel corso della rassegna saranno proiettate: Gloria! di Margherita Vicario (opera prima), Anywhere Anytime di Milad Tangshir (opera prima), Familia di Francesco Costabile (opera seconda, Palazzina LAF di Michele Riondino (opera prima) e Troppo azzurro di Filippo Barbagallo (opera prima).